Il Puer Apuliae nella Storia di Foggia
Elemento fondamentale per la ricostruzione storica delle radici è la conoscenza della Storia della propria città.
Noi foggiani dovremmo essere orgogliosi di aver ospitato, nel periodo medioevale, la reggia, il Palatium, di Federico II di Svevia, Imperatore di Germania, che scelse la nostra terra come sua propria residenza, dal 1223, dopo aver lasciato Palermo.
Federico II amò la Puglia, e il Tavoliere, che considerava un luogo felice, la piana, illuminato dal sole. E predilesse la nostra regione alla Germania.
Figlio di Enrico VI e di Costanza d'Altavilla, ultima discendente dei Normanni, era nipote di Federico Barbarossa, ed Imperatore del Sacro Romano Impero.
Nacque a Jesi, un comune italiano delle Marche, nel 1194 e morì a Castel Fiorentino di Puglia, nel 1250. Oggi è sepolto a Palermo.
Così viene descritta su Wikipedia l'età federiciana a Foggia:
Fondamentale per la storia di Foggia fu Federico II, il Puer Apuliae. Amava a tal punto la città che fece erigere, nel 1223, un maestoso palazzo imperiale, in cui spesso soggiornò con tutta la sua corte. Il Palatium, realizzato dal protomagister
Bartolomeo da Foggia, si estendeva su una vasta area, nei pressi di via
Arpi, e contemplava giardini con fontane e sculture e ampi saloni
rivestiti di marmi. In questo edificio Federico istituì uno studium nel quale insegnò anche Michele Scoto, confermando per quegli anni un ruolo centrale della città nel territorio daunio. Del palazzo sopravvivono soltanto il pozzo (in massima parte ricostruzione di fantasia) e il sontuoso archivolto
lapideo del portale d'ingresso, inserito in un prospetto esterno del
Museo civico. L'iscrizione del portale, alto 7,40 m e largo 3,20,
recita: Hoc fieri iussit Federicus Cesar ut urbs sit Fogia regalis sede inclita imp(er) ialis (Ciò comandò Federico Cesare che fosse fatto affinché la città di Foggia divenisse reale e inclita sede imperiale). Nel 1223 la capitale del Regno di Sicilia fu trasferita da Palermo a Foggia, poiché la posizione geografica assegnava alla Puglia un ruolo strategico anche rispetto ai territori dell'Impero. Federico II considerava la Capitanata
un luogo ideale anche per la caccia e perciò fece costruire altre due
importantissime dimore nei pressi della città. La prima, la Domus/Palacium Solatiorum San Laurencii o Pantani,
in località Pantano, tra i quartieri Salice Nuovo, San Lorenzo ed
Ordona Sud, dove il Guiscardo aveva fatto edificare la chiesa di San Lorenzo in Carmignano, testimonianza visiva, insieme alla Regia Masseria Pantano,
della vasta area che occupava la struttura federiciana; essa includeva
una residenza signorile, con giardini, vivarium con animali acquatici ed
esotici, padiglioni per il solacium. Il luogo è attualmente un
rilevante sito archeologico, oltre che medioevale, anche dauno e
neolitico, a pochi chilometri dal centro di Foggia. L' altra dimora del
grande imperatore svevo era il Palacium dell' Incoronata, nei pressi dell' omonimo Bosco/Santuario; in questo caso, testimonianza importante della struttura federiciana è la Regia Masseria Giardino,
nelle immediate vicinanze della linea ferroviaria Foggia - Potenza;
anche questo complesso viene descritto dalle cronache di quel tempo,
come tra le dimore più belle e sontuose dello "Stupur Mundi".
Purtroppo, dell'antico palazzo federiciano, restano oggi solo pochi elementi. Il pozzo e l'archivolto, come dice la fonte citata, mentre le antiche mura sono delimitate dalla porta arpana e il vecchio nucleo è disegnato dalla stessa Via Arpi, che si snoda lungo tutto il centro storico foggiano. Un terremoto nel 1731, e i bombardamenti anglo-americani del 1943, hanno quasi del tutto raso al suolo la città medioevale, facendo di Foggia un sito moderno, parzialmente ricostruito nel Settecento, e successivamente alla Seconda Guerra Mondiale.
Purtroppo, dell'antico palazzo federiciano, restano oggi solo pochi elementi. Il pozzo e l'archivolto, come dice la fonte citata, mentre le antiche mura sono delimitate dalla porta arpana e il vecchio nucleo è disegnato dalla stessa Via Arpi, che si snoda lungo tutto il centro storico foggiano. Un terremoto nel 1731, e i bombardamenti anglo-americani del 1943, hanno quasi del tutto raso al suolo la città medioevale, facendo di Foggia un sito moderno, parzialmente ricostruito nel Settecento, e successivamente alla Seconda Guerra Mondiale.
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