L'Arcidiocesi di Foggia-Bovino
Il 23 settembre 1806 papa Pio
VII eresse la chiesa dell'Assunta in Foggia (dove si conservava l'immagine
dell'Iconavetere) in basilica minore e il 2 dicembre 1808 concesse ai
canonici che la officiavano il privilegio di indossare l'abito prelatizio.
A istanza della
cittadinanza foggiana, sostenuta dal vescovo di Troia Antonio Monforte e dal re
Ferdinando II, il 25 giugno 1855 papa Pio IX
eresse Foggia in diocesi immediatamente soggetta
alla Santa
Sede: la giurisdizione del vescovo si estendeva sul territorio della città
di Foggia e su quello dell'ex abbazia nullius di San Marco in Lamis, al tempo soggetta all'arcidiocesi di
Manfredonia.
Il 29 settembre 1933 la diocesi di
Foggia entrò a far parte della regione ecclesiastica beneventana in forza
del decreto Iam pridem della Sacra Congregazione Concistoriale.
Il 30 aprile 1979 papa Giovanni Paolo II con la bolla
Sacrorum Antistites, in attuazione delle norme stabilite dal Concilio Vaticano II in materia di
circoscrizioni ecclesiastiche, elevò Foggia al rango di arcidiocesi
metropolitana
e riunì nella sua nuova provincia ecclesiastica tutte le diocesi
della Capitanata.
Oggi l'arcidiocesi di Foggia-Bovino (in latino:
Archidioecesis Fodiana-Bovinensis) è una sede metropolitana della Chiesa
cattolica appartenente alla regione ecclesiastica Puglia. Nel 2006 contava 217.100
battezzati su 218.300 abitanti. È attualmente retta dall'arcivescovo
Vincenzo
Pelvi.
Patrona dell'arcidiocesi di Foggia-Bovino è la Beata Vergine Maria dell'Iconavetere, mentre san Marco di Ecana è il compatrono.
L'arcidiocesi comprende i comuni di: Accadia, Bovino,
Castelluccio dei Sauri, Deliceto, Foggia, Panni, Monteleone di Puglia, San Marco in Lamis e Sant'Agata di Puglia.
Sede arcivescovile è la città di Foggia, dove si trova la basilica cattedrale di Maria Santissima Assunta in cielo, detta anche Iconavetere o dei Sette Veli; a Bovino sorge la concattedrale della Beata Maria Vergine Assunta in Cielo.
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