Castel del Monte



Una delle residenze federiciane più interessanti e belle della Puglia è, senz’altro, Castel del Monte, ridente località a diciotto chilometri di distanza da Andria, oggi nella BAT. Il sito è collocato a 540 metri sul livello del mare, in una zona montuosa, le Murge, ricca di verde. L’edificio, inserito nell'elenco dei Monumenti Nazionali Italiani, nel 1936, e dal 1996 Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco, fu fatto costruire dall’Imperatore nel XIII secolo d.C, sui resti di una chiesa, dedicata a Santa Maria del Monte, oggi scomparsa. Ma si narra che, alla morte dell'Imperatore, nel 1250, la costruzione dell'edificio non fosse ancora ultimata. Non sono certe le finalità del castello federiciano. Alcuni sostengono che potrebbe essere stato utilizzato come residenza di caccia, dal momento che Federico II era un appassionato della caccia al falcone, che praticava anche nel Tavoliere, la “piana di Puglia”, come lui la descriveva. O come residenza di soggiorno estivo, considerata l’aria fresca dell’altopiano. Vi sono anche coloro i quali pensano ad un luogo di studio e di osservazione astronomica, o ad un sito per la cura del benessere individuale, di tipo termale, data l’abbondanza di acque di cui è ricca la zona. Una leggenda racconta, invece, che quel sito sarebbe stato fatto edificare per nascondere il Sacro Graal, il calice in cui bevve Cristo, insieme ai Dodici Apostoli, nel corso dell’Ultima Cena. Il Graal avrebbe, poi, anche contenuto il sangue di Cristo Morto, finendo per diventare il simbolo della Passione e della Sua Morte. Secondo la leggenda, i Cavalieri Teutonici lo avrebbero affidato a Federico II, che avrebbe fatto edificare Castel del Monte per proteggerlo dagli assalti degli infedeli. Alcune volte, il sito, fu utilizzato anche per cerimonie e feste matrimoniali, come avvenne nel caso del matrimonio di Violante, figlia naturale di Federico II e Biancalancia, quando sposò il Conte di Caserta, Riccardo Sanseverino.

Una tipicità originale della struttura è costituita dal fatto che, quando il sole sorge e tramonta, nel solstizio d'inverno e d'estate, segna sulla circonferenza del castello quattro punti che delineano perfettamente la figura di un rettangolo, il cui rapporto, tra lato maggiore e minore, è pari a 1,618. La particolarità della costruzione, che viene oggi rappresentata sul conio di una delle facce di un centesimo di euro, in circolazione, è nel suo essere a pianta ottagonale, con altrettante torrette esagonali laterali. Le stanze interne sono, invece, tutte costituite da figure geometriche trapezoidali, con quattro colonne che disegnano, dentro il trapezio del perimetro, un quadrato perfetto. La struttura razionale del Castello non cela la passione di Federico II per la cultura matematico-geometrica, ed il suo simbolismo. L’ottagono, difatti, è un poligono che sta tra il quadrato, che rappresenta la terra, e dunque l’umanità, ed il cerchio che, in quanto simbolo di perfezione, significa il cielo, e l’onnipotenza di Dio. Federico II, che era Imperatore, si poneva, così, al di sopra della gente comune, restando comunque al di sotto di Dio, grande ed onnipotente, più di lui. I due poteri universali, Chiesa e Impero, stanno insieme senza mai sovrastarsi l’uno con l’altro, ma rispettandosi, nel riconoscimento reciproco della propria area di influenza. D’altra parte, la grandezza di Federico II fu tutta nell’aver lui, per primo, stabilito le premesse di un potere laico, tipico dello Stato Moderno, nel quale i due poli universali fossero tra loro distinti e separati. Questa indipendenza di pensiero, costò a Federico persino la scomunica di Papa Gregorio IX, che gli imponeva di organizzare Crociate in Terrasanta per liberare il Santo Sepolcro dagli infedeli, mentre l’Imperatore si rifiutava categoricamente di eseguire gli ordini in maniera pedissequa e passivamente. Soprattutto, Federico II non aveva nessuna intenzione di muovere guerra ai Musulmani. Fu così che Papa Gregorio organizzò una crociata contro lo stesso Imperatore, per costringerlo a tornare sui suoi passi. La conclusione che, invece, si raggiunse, fu un accordo tra Impero e Chiesa, che non metteva affatto in discussione la non belligeranza dell'Imperatore.

Federico II fu un Imperatore moderno. Un esempio di uomo colto, amante della musica, della buona tavola, dei banchetti, ma anche della bellezza, in generale, come testimoniano le numerose costruzioni che fece edificare ovunque passò a suo tempo. Edifici e Palazzi sono, oggi, il segno tangibile della sua presenza nel Mezzogiorno italiano, in epoca medioevale. Lo stesso Castel del Monte, visto da lontano, ha la sagoma di una corona. Quella corona che voleva, idealmente, celebrare la grandezza dell'Imperatore svevo Federico II.

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